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Dune 2, Recensione: lo spettacolo visionario di Villeneuve

di Martina Bellantuono

Pubblicato il 2024-02-28

Dune 2 è anche meglio del primo! Uno spettacolare sequel che non ha di certo deluso le nostre aspettative.

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Dune 2 approda oggi, 28 febbraio, nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Dopo 3 anni di attesa, finalmente Denis Villeneuve ci riporta sul pianeta di Arrakis, tra dinastie, spezie preziose, lotte di potere, amore e religione. Il risultato è uno spettacolo sonoro e visivo, un’esperienza sensoriale di puro cinema, un film da vivere e che segna una svolta decisiva nell’universo fantascientifico.

Dune è, come sappiamo, tratto dal romanzo omonimo del 1965 scritto da Frank Herbert. Si tratta di un’opera voluminosa e contorta la cui trasposizione cinematografica ha portato a tentativi fallimentari prima della saga con protagonisti Timothèe Chalamet e Zendaya. Eclatante è l’impresa (mai portata a termine) intrapresa da Jodorowsky; disastrosa e fallimentare è, invece, l’opera di David Lynch. Ma ora Dune può trovare finalmente il suo posto nel mondo del cinema grazie all’intervento di Denis Villeneuve che ha realizzato un impressionante kolossal sci-fi.

Dune 2

Dune: dove eravamo rimasti?

L’universo inventato da Herbert è assai vasto, le vicende descritte sono complicate e i personaggi innumerevoli. Non a caso Villeneuve ha diviso Dune in più capitoli, realizzando una saga cinematografica. Il primo Dune ci è apparso come un grande prologo per pregarci a a qualcosa di immenso che è infatti è Dune 2. Noi già siamo pronti a ritornare su Arrakis perché abbiamo familiarizzato con tutti i suoi abitanti e le sue creature già nel primo film. È normale però, a distanza di qualche anno, avere dei vuoti di memoria ed essere spaesati di fronte ad un racconto in medias res.

Sul pianeta Arrakis, importante per la produzione della spezia (utilizzata per i viaggi interstellari), arriva al potere la famiglia Atreides al posto della casata degli Harkonnen. Questi ultimi cercano però di ritornare sul trono, uccidendo Leto Atreides. Paul, suo figlio, e Jessica, sua moglie, sono costretti a fuggire presso il popolo dei Fremen. Nel frattempo però Paul, sensibile alla spezia, ha delle visioni, che portano gli altri a credere che lui sia l’eletto.

Dune 2

Dune 2: bentornati su Arrakis

Dune 2 parte dal punto in cui ci eravamo fermati. Paul Atreides (Timothèe Chalamet) è ormai parte del popolo dei Fremen guidato da Stilgar (Javier Bardem). Stringe un profondo rapporto con Chani (Zendaya), la ragazza che gli appariva costantemente nelle sue visioni. Sua madre Jessica (Rebecca Ferguson) è ora divenuta Reverenda Madre delle Bene Gesserit.

In questo contesto Paul vuole vendicare suo padre e la sua famiglia uccisi dagli Harkonnen con l’aiuto dell’imperatore (Christopher Walken). Allo stesso tempo dovrà fare i conti con il suo destino di “messia”, Muad’dib, che porterà i Fremen a liberare Arrakis. Ma Paul dovrà fare i conti anche con Feyd-Rautha (Austin Butler) nipote del Barone e discendente degli Harkonnen.

Dune 2

Uno spettacolo elegante e sinistro

Dune aveva influenzato il mondo della fantascienza già a partire da Star Wars. Possiamo dire che certamente, dopo la saga di George Lucas, i film di Villeneuve hanno portato ad un progresso nel cinema sci-fi. Villeneuve, che aveva realizzato prima Arrival e dopo Blade Runner: 2049, con Dune si consolida nell’universo fantascientifico.

L’occhio visionario di Villeneuve interpreta la visione herbettiana e la descrive senza “spiegoni” didascalici ma attraverso immagini nitide e paradossalmente sabbiose che valgono più di mille parole. La fotografia di Greig Fraser è accompagnata da un sonoro penetrante e avvolgente con la colonna sonora di Hans Zimmer. Dune è un film da guardare e sentire, ma è soprattutto un’esperienza da vivere che ti trascina nel deserto pericoloso di Arrakis. Un insieme di mitologia e religione che crea un film epico.

Dune 2

Da Chalamet a Zendaya: un cast emblema della Gen Z

Dune 2 ha tutti i requisiti per essere considerato un blockbuster. L’intero cast contribuisce e determina il successo di un’opera già di per sé grandiosa. Timothèe è più vigoroso, Zendaya meno rarefatta, Rebecca Ferguson è criptica… Tutti i personaggi si evolvono rasentando la perfezione. Sicuramente Austin Butler dà forma ad un villain sinistro e spietato ma anche l’apparizione di Anya Taylor-Joy è studiata con zelo.

Dune 2 è un film visionario, travolgente, attuale. Una pellicola leggendaria e mozzafiato, da vivere nella sala cinematografica.

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Dune-parte 1 era stato un grandissimo prologo che ci aveva preparato al suo spettacolare sequel. Dune 2 rasenta la perfezione. L’occhio visionario di Villeneuve fa di questa opera una colonna portante del cinema di fantascienza. Le immagini chiare e i boati assordanti accompagnano le interpretazioni magistrali degli attori. Un kolossal, un blockbuster. Dune 2 non è solo un film ma un’esperienza da vivere.

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