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War Sphere, Recensione: divertente, ma letale

di Vincenza Navarra

Pubblicato il 2024-02-15

Gli orizzonti del genere sparatutto hanno ormai sperimentato qualunque approccio. E gli esempi non mancano. Tuttavia, che anche la visuale di gioco ne faccia la qualità, questo titolo ne è la prova. Il capolavoro War Sphere sviluppato da Last Tuesday Games, è uno shooter in stile rogue in terza persona con una costante inquadratura dall’alto. …

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Gli orizzonti del genere sparatutto hanno ormai sperimentato qualunque approccio. E gli esempi non mancano. Tuttavia, che anche la visuale di gioco ne faccia la qualità, questo titolo ne è la prova. Il capolavoro War Sphere sviluppato da Last Tuesday Games, è uno shooter in stile rogue in terza persona con una costante inquadratura dall’alto. Strutturalmente semplice, ma meccanicamente avvincente. Un videogame frenetico e adrenalinico, dove strategia e precisione manuale sono la chiave del successo. Il nuovo titolo entrerà nel circolo del mercato videoludico a partire dal 15 febbraio 2024 su PC.

Trama e gameplay

Il giocatore si ritrova nei panni di un letale robot sferico, una mortale macchina rotante dotata di pistole di ogni genere collezionabili nell’inventario. Dall’invincibile laser a razzi di tutte le dimensioni, per un totale di 20 armi differenti. Oltre a queste, il nostro soldato-robot è in gradi di sviluppare 12 abilità speciali man mano aumenta il suo livello. L’obbiettivo del gioco è ripulire da tutti i nemici le aree assegnate.

Più di 60 creature diverse possono incrociare il cammino del protagonista: da mostruosi ragni e giganti serpenti, a carri spararazzi e soldati armati fino ai denti. In agguato e pronti all’attacco anche 6 mega boss finali da affrontare al massimo delle prestazioni. Anche se il protagonista può curare i suoi circuiti dai danni subiti, scegliere con cura i propri movimenti e stare sempre in guarda, rimane comunque d’obbligo. Se dietro l’angolo si nasconde un solo nemico o un’intera imboscata, sta al giocatore svelarlo.

Tecniche di gioco

A fare da sipario d’apertura al videogame, c’è un semplicissimo tutorial che mostra come affrontare ostacoli e nemici, gestire e sviluppare le abilità del nostro eroe-robot. Dopo di che, mouse e tastiera alla mano e si comincia. L’ingresso vero e proprio a War Sphere viene introdotto dalla scelta di 6 diverse difficoltà opzionabili. Qualsiasi scelta facciate, comunque, sappiate che le insidie che il gioco presenta sono abbastanza consistenti anche ai livelli più bassi. Ciò che infatti il gioco chiama a fare è non solo punta e clicca e distruggere, ma anche schivare studiando posizione e spostamento. La difficoltà sta proprio nel riuscire a creare la combo perfetta nel duo letalità-movimento se si vuole uscire vincitori. A tal fine sono utili vari oggetti distribuiti sul campo da guerra. Tronchi d’albero, casse in legno e metallo, cespugli per nascondersi e cogliere gli avversari di sorpresa o semplicemente pararsi dagli attacchi.

In generale il gioco rappresenta comunque una promessa affidabile di divertimento. Le meccaniche di gioco sono strutturalmente semplici. Forse apparentemente ripetitive, ma in realtà coinvolgenti e dalle dinamiche mai scontate. Battaglie che procedono ad un ritmo veloce e che non lasciano di certo spazio alla noia, in tutta la versatilità di qualunque sparatutto.

Mappa e longevità

La regione geografica di gioco è suddivisa in 5 zone, ognuna delle quali costruita su una mappa aperta e diversi dungeon a diverse difficoltà. A sua volta ognuno di questi ha una sua mappa. Alcuni ingressi richiedono per l’apertura una o più chiavi, ottenibili nel corso del gioco. Proprio liberare i dungeon da tutti i nemici è lo scopo principale delle missioni. Le piante delle aree di guerra sono aperte ma non immensamente grandi. Ogni campo di battaglia ha i suoi passaggi e i suoi anfratti, ma il percorso si mantiene abbastanza intuibile. Obbiettivo di War Sphere non è infatti incoraggiare l’esplorazione, bensì, come già detto, stuzzicare le capacità di attacco e schivata del giocatore. Nonché la sua abilità nel controllare contemporaneamente questi due aspetti del gameplay. Per la stessa ragione le mappe sono povere di risorse da raccogliere, eccetto il saccheggio delle munizioni dei nemici sconfitti.

La durata del gioco dipende dalle abilità personali del giocatore stesso e dalla velocità con cui riesce ad annullare ogni presenza nemica. In media, comunque, ogni dungeon richiede dai 10 ai 30 minuti di battaglia, dall’ingresso sino all’uscita. Per cui un’intera zona regionale potrebbe occupare in media da 1 a 3 ore.

Grafica, inquadratura e suoni

Il comparto grafico si presenta molto semplice ed elementare. Non ci sono particolari effetti visivi, né sui movimenti né sui colori. Le sfumature cromatiche sono quasi impercettibili, così come la resa materica delle superfici ridotta al minimo essenziale. I colori sono tenui, per nulla vivaci o accesi, quasi una palette di toni militareschi. Le ombre sono totalmente assenti. Solo tenui proiezioni di luce nei dungeon e servono per evidenziare l’area visibile in oceano di oscurità sotterranea. Un bordo scuro definisce i profili di ogni elemento essenziale sulla mappa, in contrasto col resto delle linee di contorno più sottili. La videocamera riprende, come già detto, la scena sempre dall’alto. Segue gli spostamenti del robottino sferico mantenendolo in visuale schermo sempre centrata.

Riguardo alle musiche, il gioco offre effetti sonori metallici e bellici molto semplici e basilari. Si stagliano sullo sfondo di colonne sonore che cambiano a seconda del luogo o della situazione. Se ci si trova nella mappa principale, nel dungeon o contro un boss. Sono musiche sempre abbastanza soft, mai eccessivamente rockeggianti o urlanti.

Insomma, War Sphere è un titolo destinato sì agli appassionati di sparatutto, ma non solo. Utile per chi si vuole immergere in un full battle senza la dispersione spaziale che a volte comporta l’esplorazione. Unisce il piacere di distruggere alla fantasia strategica, stimolando il giocatore a un continuo movimento e attacco, costringendolo a non stare mai fermo. Se volete rilassarvi senza però ibernare troppo le vostre doti da players, questo è senza dubbio il gioco che fa per voi.

8.5

Il gioco di per sé contiene molte risorse che lo fanno salire ai podi più alti in quanto a qualità, nonostante magari la grafica apparentemente sciatta. Una caratteristica che non disturba affatto, considerati i veri obbiettivi del titolo. Molto spassoso, mai monotono, ogni battaglia è diversa dalle altre proprio perché ogni strategia è diversa dalle altre. Molti modi per affrontare una serie di sfide che però sarebbero state, a mio parere, ancora più avvincenti con mappe principali più grandi e una quantità e varietà maggiore di missioni e pericoli.

  • Gameplay
  • Tecniche di gioco
  • Versatilità
  • Grafica
  • Suoni
  • Stile di gioco e tecniche strategiche
  • Poca varietà di missioni e pericoli
  • Mappe principali espandibili
  • Varietà di nemici potenzialmente incrementata

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